SESSO : Il punto "G"  esiste o è una leggenda metropolitana.

La vera storia del famigerato "punto G"
Ecco come fu scoperto dal ginecologo Grafenberg.

                                                                            

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Il punto "G" fu scoperto dal ginecologo Grafenberg nel 1950, anno in cui fu inventata la televisione, ragione per cui il punto "G" passo in secondo piano. Ma vediamo le tappe salienti di questa importante scoperta. Prima di ricevere la laurea ad honorem, Grafenberg era un umile postino, il quale notò che leccando i francobolli essi avevano un piccolo sussulto. "Se fa quest’effetto ai francobolli figurati …" disse lui, e cominciò la ricerca in laboratorio con gli animali. Per prima cosa scoprì il punto "L", zona erogena dei lombrichi, animali poco sensibili che danno minime soddisfazioni. Così, dopo averli leccati per anni, Grafenberg passo agli esperimenti sulle cernie. Non fu facile leccare cernie a 18 metri di profondità in apnea, ma tanto disse e tanto fece che in sei mesi questo geniale studioso scoprì il punto "C". Sull’onda di questi successi, e grazie ai finanziamenti di un’appassionata mecenate, certa signora Esedra, Grafenberg iniziò un lungo periodo di ricerche. La signora Esedra si prestò personalmente alla sperimentazione, e per questo suo atto di abnegazione le fu in seguito intitolata una piazza. Per due anni Grafenberg esplorò questa benefattrice dell’umanità in lungo e in largo, riuscendo infine a trovare il punto "A", zona posta sotto le ascelle. Questa scoperta gli costò un’asma che non lo lasciò più. Tentò quindi una seconda spedizione, questa volta in dirigibile sull’esempio del comandante Nobile, ma appena Esedra lo vide svenne e l’esperimento fu sospeso. Per il punto "P", che individuò sul piede, Grafenberg commise un errore che lo fece lavorare inutilmente per quattro anni: si dimenticò di levare le scarpe ad Esedra, consumando così tutta la vernice e il lucido dei mocassini della signora. L’intervento del calzolaio costò 25 lire di allora: una cifra inaudita, pari a circa 7500 lire di oggi. Nel 1948 la signora Esedra era ormai molto provata, e Grafenberg partì per l’ultimo tentativo. Ma non fu molto fortunato, infatti si perse e non dette notizie per molti mesi, tanto che fu mandato a cercarlo un altro ginecologo, di cui tutti ricordano la famosa frase nel momento del ritrovamento: "Mr. Grafenberg, I suppose!?" Fu sulla strada del ritorno che Grafenberg per puro caso si imbatté nel punto "G". Esedra era al colmo della gioia. Grafenberg compilò una mappa sulla quale segnò la strada per raggiungere il punto "G", ma dopo pochi giorni sparirono sia la mappa, che Grafenberg, che la segretaria ventenne di Esedra. Ancora oggi queste sparizioni sono rimaste un mistero. Io personalmente sto cercando di ricostruire la mappa di Grafenberg, quindi ne approfitto per rivolgere un appello in nome della ricerca scientifica: chiunque avesse una zona erotica mi telefoni o mi scriva per comunicarmene la posizione e la strada per raggiungerla. Si prega di inviare nome, cognome, numero di telefono e fotografia a figura intera. Risponderò personalmente a quelle che esporranno i casi più interessanti.

di Giobbe Covatta

 

 

 

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